I
MARSHMALLOWS E LA MMF
L’IMMAGINARIO…
Chi è amante da
sempre dei Peanuts (Charlie Browm, Snoopy, Linus, ecc), non può non ricordare,
negli episodi degli anni ’80, la
passione viscerale che il bracchetto Snoopy nutre per le Toffolette. Quasi
tutti i lettori di quei tempi si sono chiesti cosa fossero le famose
“toffolette” che i Peanuts amavano (e
amano), consumare infilate su uno stecco e arrostite sul fuoco. In effetti
nessuno conosce la derivazione del termine toffolette, dato che la traduzione
letterale dei Marshmallows sta per Marsh=palude + Mallows= malva.
Effettivamente, in origine, i Marshmallows erano ricavati dall’ Althaea
Officinalis, una pianta appartenente all’ordine delle malvaceae . Ma scopriamone le origini…
E LA REALTA’
La prima forma
di Marsmallows si manifestò in Egitto nel 2000 secolo a.c. Successivamente , nel diciannovesimo secolo, questi dolci si
diffusero in Francia dove furono realizzati con gelatina di grano. La loro
popolarità, però, si ebbe negli Stati
Uniti nel 1948 grazie a un processo innovativo di fabbricazione ideato da Alex
Doumak . Doumak ideò una macchina che estraeva il succo della radice di Althea (prima di questa
invenzione il succo della pianta doveva
essere estratto e sbattuto a mano), ed
estrudeva e tagliava i Marshmallows. Nel tempo
questi dolcetti sono cambiati, attualmente il componente principale
risulta essere lo zucchero e gli americani, non solo i bambini, usano gustarli
arrostiti.
I MARSHMALLOWS , la MMF ( marshmallows fondant), E IL CAKE DESIGN
Chi è appassionato
di cake design, però, conosce anche un
altro utilizzo dei Marshmallows: la realizzazione della pasta di Marshmallows
(abbreviazione in gergo tecnico MMF) che, opportunamente lavorata, eventualmente
colorata e trasformata in sfoglia, può
rendere ricercati dei biscotti, una torta altrimenti anonima, o dei muffins.
Per ottenere una
pasta di Marshmallows esistono alcuni accorgimenti importanti che
consentono di ottenere un buon risultato. E’ buona norma acquistare
dei Marshmallows bianchi , oppure bianchi e rosa, scartando quelli colorati
che, una volta fusi tra loro, darebbero luogo ad un colore marroncino in grado di
compromettere tonalità chiare, (e questo vale soprattutto qualora foste
intenzionati a colorare la pasta in tonalità pastello). Naturalmente qualora desideraste rivestire
una torta con MMF bianco, sarete costretti ad utilizzare unicamente
Marshmallows bianchi. Un altro consiglio importante riguarda lo zucchero a
velo: meglio acquistarlo e non farlo in casa, perché oltre a garantire una
perfetta impalpabilità, quello acquistato è ricco di amido di maizena e ciò
consente di assorbire l’umidità in eccesso. Comunque è possibile realizzare da
sé lo zucchero a velo aggiungendo amido, le proporzioni sono le seguenti:
per 100 gr di zucchero, usare 3 grammi
di farina di maizena, e poi, naturalmente frullare sino ad ottenere una polvere
impalpabile. Un’altra cosa importante riguarda i colori alimentari: meglio
acquistare quelli in pasta, perché più efficaci confronto a quelli liquidi. Le decorazioni
ottenute con MMF possono essere applicate su dolci ricoperti di cioccolato,
panna, ghiaccia reale e anche su gelatina di albicocche, stando sempre molto
attenti al possibile rilascio di colore sul fondo chiaro.Di seguito una ricetta che consente di ottenere
la pasta di Marshmallows.
RICETTA PASTA DI MARSHMALLOWS (MMS)
Ingredienti
- 150 gr di Marshmallow bianchi o bianchi e rosa
- 340 gr di zucchero a velo in busta
- 3 cucchiai di acqua minerale naturale
- coloranti alimentari in pasta ( qualora desideriate colorare la pasta)
Unite i cucchiai
d’acqua minerale naturale ai Marshmallows e fateli sciogliere, con fuoco
dolce, a
bagnomaria, mescolando di tanto in tanto, (tempo di esecuzione 25 minuti
circa). Togliere dal fuoco e aggiungere
la metà dello zucchero a velo, mescolare
bene. Versare quasi tutto lo zucchero rimanente (serbatene la quantità
sufficiente per cospargerlo sulle mani), su una spianatoia e formate una
fontana. Servendovi di un cucchiaio versate i Marshmallows sciolti al centro della fontana. Ricoprite le
mani con lo zucchero a velo e poi impastate il tutto con un movimento che porti
lo zucchero a velo dall’esterno verso l’interno, in modo da formare un pane
senza sporcarvi le mani. Una volta ottenuto il pane, qualora desideraste
colorarlo con più colori suddividetelo
in più parti, quindi aggiungete il colore (non troppo, altrimenti la pasta diventa appiccicosa e vi
trovereste costretti a dover aggiungere altro zucchero a velo) e
impastate. Formate tanti panetti e,
prima di utilizzarli, avvolgeteli in una
pellicola trasparente e riponeteli in luogo chiuso, buio e asciutto per 24 ore, ma non in frigorifero. Se decidete
di non usarli subito, potete riporli in
una scatola di latta chiusa con coperchio: il tempo di conservazione si aggira
sui sessanta giorni circa. La MMF può
essere stesa con il matterello e poi tagliata, stampata o modellata anche per
delle sculture in 3D (tre dimensioni). Per unire tra loro pezzi vari, potete usare dell’acqua o
della ghiaccia reale. Qualora
rimanessero tracce di zucchero a velo è possibile toglierle con un
pennello umido.
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